PSICOTERAPIA INDIVIDUALE

Capita spesso di trovarsi ad affrontare un periodo di vita difficile o di dover gestire problemi o situazioni che portano grande sofferenza e sconforto. In questi casi può arrivare l’esigenza di rivolgersi ad un professionista che aiuti la persona, attraverso un percorso mirato e con professionalità, alla risoluzione e al benessere.

Il percorso di terapia è diviso in più fasi:

Fase di conoscenza
La persona espone allo psicologo il motivo per il quale si è rivolto a lui.

A differenza di quanto può sembrare, questo è un momento molto importante del percorso: avviene una vera e propria raccolta di informazioni che permettono di conoscere la storia di vita, il contesto in cui la persona vive, le sue relazioni significative e tutti i dettagli utili a capire come il problema presentato si incastra in tutto questo.

Fase del contratto terapeutico
Una terapia che sia funzionale e orientata al successo ha bisogno di un ingrediente fondamentale: la fiducia e il rispetto reciproco.

All’interno della relazione terapeutica ciascuno entra in gioco con le sue specifiche risorse e competenze: il terapeuta come esperto di strategie e strumenti, la persona come esperto della sua vita che possiede i contenuti, le emozioni da esplorare e da riordinare. Entrambi diventano una squadra che collabora e si impegna reciprocamente verso un obiettivo.

Un aspetto importante di questa fase è, infatti, la definizione di obiettivi. Questo è utile a più livelli: serve alla persona a circoscrivere il problema in modo tale che venga inquadrato in modo più chiaro ed è utile per strutturare il lavoro futuro verso una determinata direzione e questo dà ad entrambi un’indicazione sull’andamento del percorso intrapreso.

In questa fase si ricevono informazioni sugli orari, sulle regole da rispettare per gli appuntamenti, i costi, le legislazioni sulla privacy e il codice deontologico degli psicologi per la tutela del paziente e del terapeuta.

Fase della terapia in senso stretto
A questo punto inizia il lavoro vero e proprio; questa è la fase più impegnativa del percorso.

In base agli obiettivi, la persona viene invitata, se si sente in grado di farlo, ad approfondire determinate tematiche, aspetti, ad esplorare comportamenti messi in atto o situazioni, che hanno fatto sì che il problema perdurasse e le tentate soluzioni per provare ad uscirne.

Verranno intraprese riflessioni specifiche sulle dinamiche vissute per arrivare a punti di vista nuovi, a riscoprire o trovare risorse.

La psicoterapia può a volte evocare sentimenti di preoccupazione, ansia, paura, rabbia, frustrazione, solitudine e dipendenza, ma le realtà spiacevoli se affrontate possono essere elaborate.  L’ errore sta nel sostituire fantasia, mito e falsità con la realtà. La realtà e la verità possono a volte essere dolorose, ma alla fine porteranno ad una serenità più vera e a relazioni più sane.

Fase di chiusura o di ridefinizione del contratto terapeutico
È la fase a cui segue la chiusura del percorso terapeutico.

Si fa il punto della situazione, si valutano i progressi, si consolida ciò che è stato appreso, si rinforzano le risorse acquisite in modo da utilizzarle in seguito per fronteggiare le ricadute o i momenti difficili che possono capitare nella vita.

In questa fase si possono anche concordare nuovi obiettivi terapeutici oppure scegliere di approfondire tematiche non emerse prima. Può succedere infatti che una volta risolti i sintomi le persone intendano proseguire con la terapia per continuare a lavorare su se stesse, al fine di potenziare alcuni aspetti di personalità in cui sentono la necessità, come per esempio la bassa autostima o difficoltà relazionali.

“L’obiettivo della psicoterapia non è quello di cambiarti, il cambiamento è una tua scelta, ma è costruire consapevolezza, comprensione, rispetto, empatia e accettazione verso te stesso e gli altri.”

< TORNA INDIETRO